venerdì 26 febbraio 2010

But I believe in Love the way some people believe in Fairytales...


...e faccio male.
Non fate lo stesso errore.
La musica è un valido sostituto, però: se proprio avete bisogno di qualcosa o qualcuno a/in cui credere, credete nella musica! Faccio propaganda alla mia compagna più fedele. Ma è perchè l'amo! Quindi siate pazienti se riempio il blog di musica e varie amenità che alla mia adorata sono strettamente legate. Farà un po' bimbaminkia, forse: ma io sono per l'80% fatta di musica e per il restante 20% di altre kitschate varie, tra cui il signor A. di cui sopra. Considerate un 15% morto e sepolto, perso col tempo... il restante 5% è un miscuglio così confuso da risultare incomprensibile. Ma chissenefrega, signori, se vi sarà difficile comprendere! Chissenefrega. Dicevano fossi ermetica, e torniamo all'ermetismo, no?! Tutta questa chiarezza banale, inutile, usata a sproposito per evitare inutili dolori agli altri, che cosa dobbiamo farcene?
Facciamo le persone serie e misteriose, che è così che si è originali!
Ahah. Ma anche no.
Ciao, seconda personalità, da quanto tempo! Ma è sempre bello riaverti qui a riportarmi un po' di sano cinismo! Che senza cinismo mica si può sopravvivere in questi tempi! Oh, no.



 



Questa sera voglio sognare la Transilvania e il mio adorato Lesty biondo! Un bel ritorno alle origini.
Ma credo che mi farò bastare un collarino con cammeo e pizzi vari in spedizione diretta da Londra. Eh, la classe, questa sì che è felicità! Comprensibile solo a una microscopica élite in cui è compresa anche la mia Mélisse. Mélisse Liddell De Lioncourt. Ma il cognome è disgustosamente Riceiano. Consigliatemene un altro. Oh, dimenticavo. Mélisse è una bambola, una meravigliosa bjd. Se avessi ancora una lista dei desideri, spunterei il suo nome. Ma non ce l'ho più! L'ho eliminata insieme a varie parti inutili di me, tipo i desideri, la volontà, i ricordi. Robette inutili!

For all that is worth, the blood on my hands, is the blood of divinities. ~ You know what flows there like wine.




mercoledì 10 febbraio 2010

Schizofrenia

[Io, l'insonnia, le 04.04 di notte e il Disturbo Dissociativo dell'Identità]


Svolta a destra.
Strada sbarrata.
Cazzo, svolta a sinistra allora.
No, strada sbarrata.
Và bene, non facciamoci prendere dal panico. Vai dritto.
Niente. E' sbarrata anche qui.
Non sembrava però, sei proprio sicura? Eppure da lontano sembrava libero...
Senti, è sbarrata anche qui, sarò pure in grado di vederci bene, con 'sti occhiali calibro 22 sul naso...
Vabbè dai, ora non ti offendere però, è solo che certe volte nonostante gli occhiali mi sembri un po' miope.
Forse è così. Beh, dai, hai deciso dove andare allora?
No. Indietro non si torna. Sali su quella scala lì nell'angolo, vah.
Oh, giusto, come ho fatto a non pensarci, così all'autostrada ci arriviamo dal quinto piano, in volo, I'm on the highway to hell!
Guarda che non ti sto mica portando all'inferno, queste sono scale, come in stairway to heaven...
E te guarda che la tizia di Stairway sniffava...
Tutte balle! Senti, non rompere, sali queste scale e smettila.
Okay.


***



E non fare casino con 'sti tacchi del cavolo, tac tac tac tac, che ti si sente a mezzo isolato da qua, fra poco ci troviamo addosso tutti i malintenzionati del quartiere...
Perchè? Gli piacciono i tacchi?
No, sono irrecuperabilmente attratti dai suoni monotoni, ecco, non so se hai presente, tipo i metronomi, tic tac tic tac, o gli orologi, tic tic tic, o le bombe a tempo, ecco, quelle poi sono proprio un must
...sì, okay, comunque guarda che siamo arrivate, eh.
Uh.
Eh, già, siamo su un tetto, curioso, eh? Dopo solo cinque piani di scale antincendio, dove diavolo ci troviamo? Su un tetto! Il luogo più improbabile del mondo, devo dire.
Senti, questo sarcasmo del cavolo, conservalo per i tuoi fan.
E' proprio per quello che mi amano.
A non doverti stare accanto 24 ore su 24, chiaro, potrebbe sembrare adorabile. Comunque sia i tuoi ammiratori restano malati. Più di te.
Non ti sto ascoltando.
Ahahah, sei proprio una bambina!
Allora già che ci sei, o saggia nonna, vuoi dirmi dove diavolo andiamo adesso?
Beh... ecco, magari, già che siamo qui, cerchiamo una strada...
Lì mi sembra si veda qualcosa, andiamo a controllare.


***


Non è stata una buona idea, Maijeh...
Barricarsi in questa stanza vuota, dici? Avevi alternative da proporre?
No, ma ora che ci siamo barricate non potremo più uscire. Quanto credi di poterlo sopportare?
...dettagli.
Mpf. Umorismo del cazzo. Sempre ad usarlo nei momenti meno opportuni, non ti senti ridicola?
Se anche fosse, piangermi addosso non risolverebbe il nostro problema, quindi concentrati e cerchiamo di capire cosa fare.
Bene. Destra: strada sbarrata; sinistra: strada sbarrata; centro: strada sbarrata; dall'alto: strada sbarrata; scendere: non si può più; mia cara, direi che ormai è deciso... ci stabiliremo qui.
E io che sognavo una casa nei boschi, con le cascate che mi attraversavano il salotto...!
Sarà anche ora che ti desti, bella addormentata...
Veramente è abbastanza tardi, e io -yawn- un po' di sonno ce l'avrei...
Dai, scema, vai a dormire, resto sveglia io a controllare che non arrivi nessuno, intanto mi faccio una partita a scacchi con l'insonnia...
Sbagli anche le citazioni, era la morte che giocava a scacchi...
Dormi e non rompere!
E ridi ogni tanto...
Solo quando fai ridere per davvero!
Fai tanto la dura e poi in realtà...
in realtà che?!
'notte Jemiah...
... buonanotte May.


***



May! Maijeh! Dove cavolo si è cacciata quella..
BUH!
WAAAAAA! Sei un'incredibile stro
Taci, ghiro, sai che ora è?
Eh? N..no, che ora è?
E' mezzogiorno passato! Hai di nuovo dormito per più di...
...sei ore?
Beh, sì. Per più di sei ore.
Dato che solitamente ne dormo cinque per notte.
Si, vabbè, ma non è colpa mia se ti trascini sveglia a oltranza a fare cose inutili...
Ha parlato quella che invece sta a rigirarsi nel letto senza fare niente.
Almeno io al mattino mi ricordo cosa ho fatto!
Cos'è, hai voglia di litigare stamattina?
E se anche fosse?
Sarei pronta.
...sei sempre la solita. No, non ho voglia di litigare con te.
Ecco, meno male.


***


Senti, mi chiedevo, non è che magari, vogliamo provare a scendere...
Ci prenderebbero, May. Ci imprigionerebbero ancora.
Beh magari potremmo andarci così anzichè, beh ecco, insieme...
Non dovresti vergognarti della tua vera natura!
Ma non è che mi vergogno, è solo che, ecco, non ci notano tanto quando siamo divise...
Un po' hai ragione...
Mff..
Non - gongolare - alle mie spalle!
Scusa Jay... è che qui mi sembra di aspettare Godot, mi sento in gabbia, non ne usciamo se non decidiamo di liberarci...
E' pericoloso, sorella..
Più rischioso del restare qui e impazzire? Già incomincio a dondolarmi con malinconia, come un orso in gabbia...
Quello lo fai da sempre. Ma se andiamo via rischiamo di non poter più tornare in questo rifugio sicuro.
Però potremmo trovare un luogo più confortevole...
O una gabbia più buia e profonda delle precedenti...
Più profonda della prigione della nostra testa?
Magari no...ma io non voglio rischiare.
Jay, io vado... con o senza te.
Non mi puoi lasciare qui!
...questo lo dici tu..
Ma non è giusto, ingrata, dopo tutto quello che ho fatto per te!


***


Sentirti urlare mentre salivo le scale è stato doloroso. Quasi quanto il momento in cui ti ho conosciuta, sei anni fa. Era il momento più triste della mia vita e non c'era nessuno con me, neanche un amico: più e più volte avevo pensato di ricorrere alla soluzione estrema, per sfuggire al dolore e ai ricordi, a tutto l'amore che avevo provato: alla fine capii che non sarei stata coraggiosa abbastanza per mettere fine alla mia esistenza e semplicemente smisi di pensare, andando dove volevano andare le gambe, senza criterio, senza pensiero. Poi sei arrivata tu, ed era strano perchè era come conoscerti da sempre, le tue parole suonavano così giuste da fare male, quanto ho pianto in tua compagnia, Jemiah... e mi sono sentita meglio, perchè c'eri tu a darmi forza e conforto, le mie azioni avevano un senso perchè lo avevano anche per te, mi sono fatta forza, ho scelto degli obiettivi e ho deciso di perseguirli, con la nuova luce che grazie a te brillava nei miei occhi, mi sono innamorata di nuovo e per davvero, ed è stato bello, Jay, perchè non avevo bisogno di nasconderti, eravamo in simbiosi, non poteva esistere l'una senza l'altra, e a lui piaceva così, a noi piaceva così, quanto siamo state bene, Jay?
Ma poi Jay qualcosa ha fatto crack perchè io ti somigliavo troppo ormai e tu somigliavi troppo a me ed era difficile distinguerci, e credo che lui se ne sia accorto, che mancava qualcosa, mancavamo noi, e così puff, siamo rimaste sole, Jay, ma ho sofferto io soltanto, tu no, tu sei sempre così forte, non ti ho mai vista piangere veramente, io invece ho pianto tanto, ho pianto quasi ogni notte da allora, e mi sembrava di impazzire Jay, l'unica con cui potevo parlare eri tu ma non ne avevo voglia, perchè non eri triste, non potevi capirmi, è stato lì che hai iniziato a odiarmi, e non potevo darti torto perchè ero davvero uno spettacolo pietoso, ma questo mi faceva solo più male, Jay, e alla fine ci siamo ridotte così, divise ma inscindibili, e non abbiamo più un posto in cui stare, qualcuno che sia disposto ad ospitarci, ci lasciamo inseguire dai nostri fantasmi correndo di strada in strada e ora che le strade sono sbarrate definitivamente io mi sento una farfalla in gabbia e l'unica da cui posso scappare sei tu, la mia parte razionale, perchè è impossibile che io e te conviviamo, Jay, non siamo compatibili, una delle due deve andarsene per poter volare ancora e tu non hai mai saputo volare Jay, è per questo che adesso ci sono io su questo cornicione a un passo dal vuoto e tu invece sei rimasta in quella stanza senza luce, a gridarmi che non posso volare, che la cosa migliore che possa fare è restarti attaccata per tutta la vita per non impazzire, e invece Jay credo di aver trovato la mia strada adesso, ed è qui, invisibile e unica, è come un filo che mi attira a sè, e adesso devo saltare Jay ma non odiarmi, perchè sai anche tu che non possiamo convivere, e qualora questo filo si spezzasse tu avresti nuovamente un senso, però Jay, devo rivelarti che vorrei proprio non si spezzasse...
Ecco, adesso è il momento, non posso più rimandare, andiamo Jay, vado Jay, da sola questa volta, possa questo vento sospingermi sulle vette che desidero raggiungere prima di scaraventarmi a terra con violenza, chiudo gli occhi e mi tuffo, mia Jay, e l'ultima sensazione che sento è proprio quella di volare, sai, penso che potrei chiamarla libertà, oppure verità, addio altra piccola me...


lunedì 8 febbraio 2010

Ennio Morricone - The Crisis


"Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi suonare. Loro sono 88, tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu, ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai, e questa è la verita', che non finiscono mai e quella tastiera è infinita... Se quella tastiera è infinita, allora su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Tu sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio. Cristo, ma le vedevi le strade? Anche solo le strade. Ce n'è a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una, a scegliere una donna, una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire. Tutto quel mondo, quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce e quanto ce n'è. Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormita', solo a pensarla?"

(A. Baricco - Novecento)

Fran.
All Beauty must Die.