Mi ricordo di te. Mi ricordo la prima volta che ti sei dimostrato geloso, la prima volta che mi hai fatto rabbrividire e piangere leggendo un libro per bambini o ascoltando My Immortal... Mi ricordo la mattina avvolta tra le lenzuola sfatte e le nostre voci, un ti amo sussurrato col sorriso sulle labbra, mi ricordo i desideri e i progetti e una piccola capanna in Tibet.... mi ricordo le attese notturne infinite, mi ricordo le email attraverso l'oceano, mi ricordo un piccolo anellino d'oro al mignolo per averti sempre vicino... Mi ricordo Miguel Bosé e gli okay laconici di Mathilda e Léon, mi ricordo la tua compilation e tutti i messaggi senza risposta, mi ricordo il coupè nero... Ricordo le porticine del tuo cuore e quando mi chiamavi disgrazia, ricordo i "pronto?" "via!" al telefono, ricordo il mio angolo di paradiso e il pianoforte, ricordo una conversazione telefonica dal bagno dell'aereoporto, e soprattutto i tuoi occhi grigi dolci e tristi...
Raccolgo tutte queste briciole di noi, le ripongo in una scatola come un carillon e lo chiudo a chiave in un anfratto del mio muscolo cardiaco. La vita scorre e fa male ma tutto questo è solo nostro, e per quanto non sia andata come volevamo e il Tibet sia ancora lontano, un angolo di anima sarà sempre riservato a te.
Se è valsa la pena stare male, piangere, perdere la rotta per tutto questo tempo?
...per te, sì. Non ho rimpianti.