domenica 23 gennaio 2011

Caution: splatter/gore


Soltanto perchè si abbia vaga idea della chiave d'interpretazione del famoso abisso di cui ho accennato in più d'un post: questo oscuro precipizio senza fondo equivale a sentirsi soffocare dal desiderio che enormi uccelli rapaci mi strappino via il il cuore con i loro artigli acuminati e, mentre ancora si sente il loro gracchiare rabbioso, mi becchino via gli occhi strappandoli dalle orbite, portandoseli via in un turbine di piume scure, lasciandomi al suolo ancora inspiegabilmente cosciente, senza poter gridare, solo a desiderare che la vita mi venga strappata via nel modo più rapido possibile.
Mi scusi il sig. Hitchcock per la reinterpretazione spontanea.

11 commenti:

InvisibleKid ha detto...

mi fa sorridere. E non lo dico tanto per. Conosco le sensazioni descritte, e sono terribili. Sorrido perché anche tu, credo, imparerai a conviverci. Magari sarà una lotta continua come ora, senza quartiere, o magari si placherà lentamente prima di quanto immagini. L'unica cosa che posso dirti è che l'ombra non morirà mai, nemmeno quando tutto intorno a te sarà luce. E credo anche che un giorno ti accorgerai di quanto sia bello avere un'ombra così diversa da tutte le altre. Che per quanto potranno sembrarti felici le persone, non ne avranno mai una identica alla tua. Una cresciuta dentro di te. Una così intensa.

Nocturnalia ha detto...

Penso che sia sfuggita una minuscola clausola, ominosentenzioso : il "vi" non è un invito rivolto all'umanità. E' sensazione personale e riflessiva, rivolta a sè...
Ho modificato il pronome nel post, così ora conserva il suo senso originale... non mi ero resa conto fosse interpretabile diversamente!

LaBurattinaia ha detto...

E io ringrazio Te, per aver avuto la pazienza di leggermi, e per aver condiviso con me quella lacrima. Che se faccio emozionare qualcuno sono...Sono.
Perchè l'emozione che ho trasdotto in parole è riuscita a riconvertirsi nella stessa emozione originaria, ma nel cuore di un altro.

Quindi si, hai fatto bene a dirlo.

e come con Amelia posso solo regalarti queste parole:
"Ti insegnerà a usare questa spinta non per distruggere, ma per creare. [...]
E la vita si impossesserà di te, ti farà male da quanto sarà forte,  ti scenderanno le lacrime dagli occhi, ma non si mischieranno più con il sangue.
Scintilleranno assieme alla luce del tuo sorriso [...]"

Sono cose vere, ma funzionano solo se ci credi
quindi
credici
 

JesseMiriamReeves ha detto...

Il cuore è solo un meccanismo che a volte si incastra.
ti vedo.

Almar ha detto...

...Un cuore artificiale io vorrei, ferro duro sotto il petto, guerriero che non soffre nella lotta, questa tregua, questa anestesia grandissima, questa corsa in mezzo al sangue senza lacrime, sempre altrove, sempre forte, invulnerabile, magnifica...
Requiem - Isabella Santacroce


Qualche anno fa queste parole per me erano un po' come un mantra da ripetermi in continuazione, sperando che d'un tratto si trasformassero in realtà. Il nostro cuore però non ha interruttori, non possiamo spegnerlo e riaccenderlo a nostro piacimento. Possiamo solo aspettare che passi la tempesta. Che passi. A volte sembra non finire mai, in quell'abisso. Ma dobbiamo guardare sempre più lontano di quanto possiamo fare, alla ricerca di quel barlume di luce fra le nubi. Lassù, da qualche parte.

:*

HarmonieNoir ha detto...

chiarissima, veramente.
Capita anche a te che più provi a spiegarlo più gli altri non capiscono? Io faccio sforzi immani per il 99% del tutto inutili.

Almar ha detto...

saluto notturno :*

il.lupo.dei.carpazi ha detto...

abbiamo tutti le settimane no.... pah!

sevensisters ha detto...

da brivido...

viandanteilmare ha detto...

Farla finita si può,ed anche in fretta,basta solo un po' di decisione e qualche gesto folle....
Ma è continuare a vivere che implica aver fegato sul serio.
Tu ne hai abbastanza di fegato? Penso di sì...Sei ancora viva...
Notte!

IrisLuna ha detto...

questo definsice bene come mi sento quando ho quelli che chiamano "attacchi d' ansia". Si, è quell' idea lì.
Tu rendi bene le immagini in parole, sai  ?